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[164.33 Kb]Informazioni principali
- INVENTARIO
- 5961
- SCHEDA
- 4C0774
- OGGETTO
- Scultura
- SPECIFICHE
- Statua
- SOGGETTO
- Dante Alighieri
- AUTORE
- Ugo Zannoni
- ESECUTORE
- Ugo Zannoni: Fratelli Barzaghi
- CRONOLOGIA
- 1864
- MATERIALE TECNICA
- Bronzo a fusione, marmo nero scolpito
- MISURE
- cm 74 x 30 x 30; h base 7,5 cm
- PROVENIENZA
- Dono Zannoni (1905)
- COLLOCAZIONE ATTUALE
- Ex Palazzo Pirelli: scaffale O, piano 1
- ISCRIZIONI
- Sul lato destro della base, in corsivo "Ugo Zannoni"; sul lato sinistro "Fonderia / Milanese / F(rate)lli Barzaghi"
- DESCRIZIONE
- Statua virile in bronzo, a figura intera e a tuttotondo, su base ottagonale in marmo nero; la figura dall'aspetto magro e austero, indossa una veste lunga fino ai piedi; tiene nella mano sinistra un volume e regge il gomito destro che porta la mano al mento con fare pensoso.
La testa è coperta da cappuccio - NOTE
- Stato di conservazione: ottimo.
L'opera fu realizzata come modellino in bronzo dall'autore per partecipare al concorso bandito dall'Accademia di Agricoltura, Commercio e Arti presieduta da Giulio Camuzzoni, nel 1864, all'interno delle manifestazioni a carattere nazionale per celebrare il sesto centenario della nascita di Dante Alighieri.
In Accademia si conserva tutt'oggi il modellino in gesso, da cui probabilmente Zannoni trasse poi quello in bronzo (Sartea 2009).
Tra i sette modelli presentati, tra gli altri dai principali scultori del tempo come Vela, Magni e Duprè, la scelta cadde su quella del giovane, non ancora trentenne, Zannoni, che guadagnò la somma di 5800 Lire e soprattutto l'inizio di una brillante carriera, visto come l'erede di Fraccaroli. Il monumento a Dante, di cui esiste anche un modello in gesso a grandezza naturale (inv. 6021-4C0783: da identificare), fu inaugurato nel 1865 all'alba per evitare la presenza dei funzionari austriaci, mentre il discorso inaugurale venne tenuto da Camuzzoni nel museo civico. La scelta dell'opera fu dettata da motivi ideologici: meglio di altri rendeva il concetto di grandezza e ritraeva il sommo poeta avvolto in ricadenti e abbondanti panneggi della veste e dall'espressione solenne, severa e meditativa. Il modellino bronzeo, come rileva un elenco nell'archivio storico del museo, rientra nella serie di opere donate nel 1905 dall'artista ai civici musei e, probabilmente, esposte dal 1908 nella sala a lui dedicata in palazzo Pompei, in particolare nella prima, dedicata alla scultura. E' citata anche nell'elenco redatto nel 1912 da Trecca, siglato con la lettera B. Stando alla scheda storica, l'opera dovrebbe poi essere stata trasportata a Castelvecchio e posta nella stanza delle direzione e, da lì, in seguito, spostata nel museo del Risorgimento, presso la sede di palazzo Forti.
direzione; museo del Risorgimento